Il PLM ha le proprie radici nelle funzioni di progettazione e di engineering.
Gli anni ’70 videro l’introduzione di sistemi di aiuto nella gestione del grande volume di dati CAD, creati per definire i prodotti.
Il “focus” era sostanzialmente sulla “gestione file” ed il controllo delle relative “versioni”, come dimostrato dall’interscambiabile uso di termini, per questi sistemi, come “engineering data management” (EDM) e “product data management” (PDM).

L’accettazione in più larga scala di strumenti PDM è stata frenata negli anni ’80 dalla riluttanza di molti ingegneri nell’aver a che fare con strumenti di uso difficoltoso. Questo decennio vide la nascita di migliori interfacce utente, collegamenti più diretti verso i sistemi CAD – il principale strumento per l’utente – ed una migliore gestione delle strutture di prodotto.

Agli inizi degli anni ’90, il PDM ha avuto un forte impatto all’interno delle funzioni di engineering, e le altre componenti del “business” si accorsero dei benefici di aver accesso alle soluzioni di “product data management” disponibili. Questa più ampia comunità richiese ulteriori implementazioni, come migliori interfacce utente, il supporto per piattaforme diverse da Unix (ai tempi dominante nelle applicazioni di engineering) e l’introduzione di software di visualizzazione.

Dalla fine degli anni ’90 e nella successiva decade, il “focus” si è incentrato su sempre più stretti collegamenti con i sistemi ERP, sulla collaborazione con i partners e sull’e-business. I fornitori di software PLM hanno man mano spostato la vendita da applicazioni pacchettizzate e standalone verso l’offerta di servizi di “system integration”, allo scopo di fornire insieme un numero di soluzioni complementari. Il PDM è diventato PLM, fornendo supporto decisionale ad un livello enterprise, nonchè continuando a gestire le tradizionali funzioni PDM.

Ora le sfide per i fornitori di software PLM sono, con così tanti e diversi tipi di utenti e con una sempre maggiore richiesta di collaborazione tra aziende, se tutti dovrebbero avere lo stesso sistema PDM e su come sia possibile sfruttare al meglio la potenza di Internet e l’interfaccia dei browser Web.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *